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giovedì 26 maggio 2011

LE ULTIMISSIME SULLA SCOPERTA DEL CORPO DI MONNA LISA


Nell'ex convento di Sant'Orsola, a Firenze, si sta scavando per portare alla luce il luogo in cui avvenivano le sepolture nel convento in cui visse gli ultimi anni della sua vita e dove fu sepolta Lisa Gherardini Del Giocondo, la donna morta nel 1542 a cui Leonardo si sarebbe ispirato per la Monna Lisa.
L'obiettivo è trovare i resti di una donna di 63 anni, l'età in cui morì Lisa Gherardini, e ricavarne il dna per compararlo con quello dei figli nella basilica della Santissima Annunziata e, in ultima analisi, la ricostruzione fisiognomica del volto al computer per confrontarlo col dipinto al Louvre.
I tecnici della Provincia di Firenze, gli archeologi della sovrintendenza di Firenze, insieme ai membri del Comitato Nazionale per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali hanno aperto il 13 maggio il primo vano interrato adibito alle sepolture, che è collocato al di sotto del luogo in cui si trovava l'altare della antica chiesa.
Questo primo avello, riferisce Giovanni Roncaglia della Soprintendenza Archeologica della Toscana, "non contiene resti umani significativi tranne la presenza, nel materiale di riporto, di un frammento osseo di un alluce del piede sinistro".
Francesco Mallegni, professore ordinario di antropologia all'Università degli Studi di Pisa dice: "Non escludo che questo frammento, in particolare si tratta di un metatarso, possa appartenere ad una donna".
Tuttavia, il fatto che questo primo vano di sepoltura sia stato trovato vuoto non ha sorpreso i ricercatori, "perché viene considerato come luogo di sepoltura primaria, cioè dove i cadaveri si decomponevano - spiega Mallegni - solo successivamente i resti mortali venivano trasferiti in un luogo definito di sepoltura secondaria".
"Ed è proprio questo il luogo - spiega Silvano Vinceti, Presidente del Comitato Nazionale per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali - su cui si stanno concentrando i ricercatori. Infatti, gli scavi proseguiranno nella parte centrale dell'antica chiesa dove il geo-radar aveva individuato altri vani adibiti alla sepoltura".
"Come pura ipotesi non è escluso che il corpo della Lisa Gherardini Del Giocondo abbia seguito questo percorso, per cui dopo una sepoltura sotto l'altare i resti siano stati ricomposti insieme alle successive sepolture (almeno quattro) che i testi storici danno per certi, dal 1625 al 1709, nella seconda cripta".
Domani saranno aperte le due tombe presenti nella prima cripta che erano già state rilevate con il geo-radar prima di cominciare gli scavi.
"Se anche in questo caso si dovesse constatare l'assenza di resti ossei - continua Vinceti - si rafforzerebbe l'ipotesi secondo la quale le monache trasferivano abitualmente tutte le sepolture in altro luogo. La traslazione potrebbe essere stata motivata da problemi di tenuta fisica della cripta. I resti mortali potrebbero quindi essere stati spostati nell'altra cripta più grande, sempre presente nella chiesa di Sant'Orsola. Solo gli scavi ci daranno il responso finale".


http://www.antikitera.net/news.asp?ID=10503&TAG=Archeologia&page=

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