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lunedì 16 maggio 2011

NURAGHI, BROCHS, TALAIOT E TORRI DELLA CORSICA.

Questo che vediamo nella foto è il bellissimo nuraghe “Piscu” di Suelli la cui datazione varia dal bronzo finale all’inizio dell’età del ferro. Sappiamo che le torri in pietra costruite a secco non esistono solo in Sardegna; certo i nuraghi sono costruzioni complesse e tecnologicamente avanzate che non hanno uguali al mondo, però se non possiamo parlare di architettura nuragica in altre aree geografiche possiamo certamente parlare di un ambito culturale, di una koinè  megalitico-ciclopica che faceva capo alla nostra Isola.      
                                      
nuraghe Piscu

Altre torri in pietra come quelle della Corsica e i Talaiot delle Baleari, apparentemente molto simili ai nuraghi, pur avendo molte differenze strutturali come quella fondamentale di non essere voltati a Tholos e una probabile datazione più recente sono innegabilmente figlie di una stessa matrice culturale.

Torre Araghju, Corsica

Talaiot delle Baleari

La maggior parte dei nuraghi propriamente detti (escludendo quindi i cosiddetti protonuraghi) sono datati in un arco di tempo che va dal bronzo medio alla prima età del ferro, con alcune variazioni che dipendono dai vari autori; alcuni pensano che i Sardi avessero smesso di costruire le loro torri già con l’arrivo dei Fenici, altri invece credono possibile che l’edificazione di nuraghi continuasse fino ed oltre l’occupazione romana.

Altri studiosi sono convinti che l’origine di questi monumenti sia molto più antica di quanto fino ad ora dichiarato.

L’utilizzo  delle datazioni come parametro utile ad attribuire la vicinanza culturale di monumenti situati in diverse aree geografiche è molto rischioso perché le datazioni possono variare col progredire della tecnologia, oppure grazie al ritrovamento di un reperto che mette tutto in discussione. L’archeologia ufficiale fa iniziare l’età del bronzo in Sardegna intorno al 1800 a.C., quindi se i nostri monumenti più rappresentativi hanno origine nell’età del bronzo sono inevitabilmente databili a partire dal 1800 A.C. circa. Siamo però sicuri che l’età del bronzo inizi nella data cui siamo soliti farla principiare? Nella necropoli di “Mesu’ e Montes” di Ossi, nella tomba II sono state rinvenute delle lame in bronzo attestate intorno al 3200 A.C..

Alla luce di queste informazioni, sulle quali si potrebbe discutere all’infinito (alcune lame in bronzo non significano che questa lega fosse impiegata in tutte le attività umane come la guerra, l’artigianato ed il lavoro), cosa che in questa sede eviteremo di fare, possiamo dire che le datazioni sono un terreno molto scivoloso e che per decidere se delle strutture siano “parenti” dobbiamo cercare di capire se “parlano” la stessa lingua.

Quella che vediamo qui sotto è una scala costruita nello spazio intramurario  di una grande torre in pietra, a prima vista sembrerebbe la classica scala di uno dei tanti nuraghi, invece questa struttura si trova in Scozia, in un Broch.

Scala di un Broch della Scozia


Questa invece è la scala del nuraghe “Sa Jua” di Aidomaggiore, chiaramente parlano la stessa “lingua megalitica”

Scala del Nuraghe Sa Jua di Aidomaggiore


Anche i Brochs sono considerati più recenti dei nuraghi, però non si può negare una parentela quanto meno culturale come dimostra la seguente foto:

Broch della Scozia

Sicuramente molti di noi vedendo questa foto avrebbero pochi dubbi nel definire nuraghe questo monumento.


In queste poche righe abbiamo appena sfiorato degli argomenti sui quali torneremo dedicando ad essi lo spazio che meritano; lungi dal voler dare risposte ma speranzosi sollevare un sano dubbio sulle tante certezze che vedono la Sardegna isola isolata dal resto del mediterraneo e del mondo. Per tanti anni si è pontificato che quel mare che ci circonda, comoda via di comunicazione per tanti popoli, sia stato per noi una barriera insormontabile; una barriera che ci ha tenuti prigionieri e esclusi dal progresso culturale, quel progresso che di volta in volta ci hanno benignamente elargito le varie popolazioni che ci avrebbero conquistati e sottomessi.



Il Mulino Del Tempo.


8 commenti:

  1. Il discorso sulla parentela delle costruzioni è molto rischioso e complicato. Complimenti è stato affrontato molto bene,spero di vedere altri articoli sull'argomento.

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  2. In un recente viaggio in Scozia ho avuto la possibilità di visitare alcuni Brochs nelle Highlands. La somiglianza con i nostri Nuraghes è notevole, per non dire impressionante. Forse l'unica differenza stà nelle dimensioni delle pietre utilizzate, molto più piccole di quelle utilizzate in Sardegna.
    Leggete questo articolo che ho trovato in rete:
    http://oreald.com/b2/ch15.html

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  3. Abbiamo letto l'articolo, veramente interessante.
    Anche l'autore dell'articolo che ci hai suggerito riconosce una parentela culturale tra le strutture della Sardegna,della Corsica,della Scozia e delle Baleari. Esaminando i Brochs hai notato in che modo era realizzata la copertura e se le galleria di cui si parla chiudono ad ogiva? Se vuoi pubblicare delle foto di Questi monumenti saremo lieti mettere a disposizione il nostro blog. Grazie, Il Mulino del Tempo.

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  4. Come i nostri, presentano un guscio esterno ed un muro interno che si raccordano ad ogiva (a y rovesciata), la copertura non l'aveva più nessuno. Comunque ne ho visitati 5 e sono stati tutti ampiamente fotografati. Sarei ben lieto di mettere a disposizione di tutti le fotografie (ve ne invio una parte sulla vostra email).

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  5. Intanto, vi invio un video trovato in rete del Broch Dun Troddan a Glenelg (nord ovest della Scozia)
    http://www.youtube.com/watch?v=9YGmXnEUTQs

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  6. Molto interessante, grazie, a presto.

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  7. Sono d'accordo che molte affermazioni si possono mettere in discussione e che la Sardegna, specie nella Preistoria, e' stata tutt'altr che isolata. Pero' non mi pare il caso di farne motivo di recriminazioni.

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    1. Le nostre non sono recriminazioni, sono solo critiche nei confronti di affermazioni che riteniamo (a nostro modestissimo avviso) sbagliate o quanto meno superficiali.
      Siamo sempre disponibili a confrontarci sui contenuti da noi espressi, però vorremo sentirci liberi di esprimerli nella maniera che riteniamo più opportuna.

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