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lunedì 1 agosto 2011

ARCHEOLOGIA: Brochs, i Nuraghi della Scozia.






Nei precedenti post abbiamo visto le somiglianze tra i Nuraghi di Sardegna e i Brochs scozzesi, ora cercheremo di analizzare brevemente le caratteristiche architettoniche di questi ultimi e le teorie sulla loro funzione.


I Brochs sono delle misteriose strutture, caratteristiche del nord della Scozia e in particolar modo delle Orcadi, dello Shetland e delle isole occidentali, dove la pietra era un materiale da costruzione facilmente reperibile.
La loro datazione è collocata nell’età del ferro, verso la fine del II millennio, e si pensa che nel territorio scozzese ne fossero presenti circa 700.
La maggior parte di essi versa in cattiva condizioni, ma alcuni si conservano in buono stato e la loro forma è molto simile ai Nuraghes di Sardegna, anche se a ben guardarli somigliano anche alle torri dei reattori nucleari.
I Brochs sono tra le strutture edificate con grossi blocchi di pietra senza l’ausilio di nessun materiale legante, più interessanti del continente europeo.
Sono delle grandi torri in pietra a pianta circolare, dotate di un guscio esterno senza nessun’altra apertura oltre l’ingresso architravato, e di un guscio interno.

Particolare del doppio guscio

Nello spazio tra i due gusci, si sviluppa una scala elicoidale o una rampa che permette di accedere ai piani superiori alla cui sommità si ipotizza una copertura in legno o in pietra.

Scala intramuraria 
Anche per le torri scozzesi come per i Nuraghi esistono molte teorie riguardo alla loro funzione.
Alcuni studiosi li hanno definiti “case fortificate”, sostenendo che il piccolo ingresso al piano terra poteva essere facilmente difeso in caso di un  attacco di piccola entità, durante il quale i pochi abitanti potevano trovare rifugio insieme ai loro beni.

Altre teorie ipotizzano una funzione di rappresentanza, in pratica le grandi torri di pietra sarebbero state le dimore dei capi tribù che, attraverso l’imponenza delle loro case, intendevano mostrare la loro potenza ed il loro status egemone.
Gli scavi hanno dimostrato che gli abitanti dei Nuraghes scozzesi godevano di un buon stile di vita, che comprendeva l’uso di vini importati e di olive provenienti dal mediterraneo, molto prima dell’invasione romana (questo aspetto merita una trattazione particolare).

Gli archeologi generalmente tendono ad escludere che queste strutture fossero delle vere e proprie fortezze, perché l’ingresso  sul piano di campagna è difficilmente difendibile, le loro pareti risultano facili da scalare e la mancanza di aperture impediva agli eventuali difensori un’adeguata visibilità e la possibilità di un contrattacco dall’alto.

Guscio esterno privo di apertur

Particolare dell'ingresso sul piano di campagna
















Le similitudini tra i Brochs e i Nuraghi sono veramente sorprendenti, è difficile credere che entrambe le strutture non siano figlie di una stessa matrice culturale e la presenza di alimenti provenienti dal mediterraneo dimostra la frequenza dei contatti tra le due aree geografiche.
Vino ed olio non dimostrano che le torri della Scozia ed i Nuraghi siano stati edificati dalle stesse genti, però dobbiamo imparare a studiare i rapporti tra i popoli senza preconcetti che blocchino a priori il progresso della conoscenza storico-archeologica.

Fabrizio e Giovanna

Le foto ci sono state gentilmente fornite da Andrea cera.

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3 commenti:

  1. Non conoscevo i brochs, grazie per aver condiviso questo articolo.
    Fabiano.

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  2. E' del tutto evidente che la similitudine costruttiva, la funzione di rappresentanza e all'occorrenza difensiva tra i Brochs ed i Nuraghes,ci dice molto della propensione dei Shardana ad interconnettersi con altri popoli, considerato che gli stessi Shardana (Shrdn - Sherden - Sardi) grandissimi navigatori e guerrieri del mare, risalirono oltre lo stretto di Gibilterra ed arrivarono fino alla Scozia intrattenendo rapporti commerciali ed concreti scambi di conoscenza tra cui quella architettonica.Jacob.

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  3. Salve, si dalla miniera di San Giovanni in nostri avi estraevano la galena e la portavano in quelle isole, lì c'era abbondanza di zinco! Come ci arrivavano i sardi? Navigavano, dai piedi del Monte San Giovanni, lungo sa Masa e infine il mare, da lì risalivano e vendevano i loro prodotti ai Pitti!

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