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mercoledì 31 maggio 2017

In difesa di Toscanelli



Questo riportano dall’Osservatorio  di Arcetri, sul loro sito:
www.arcetri.astro.it/~ranfagni/CD/CD_TESTI/TOSCNLLI.HTM
 …. Toscanelli esercitò un'influenza decisiva sulla decisione di Colombo di prendere il mare in cerca delle Indie orientali navigando verso Ovest. Toscanelli scrisse una lettera nel 1474 a un canonico portoghese, Ferdinando Martinez, che aveva avuto modo di conoscere in Italia, in cui sosteneva che la via più breve per raggiungere le Indie era proprio quella di navigare verso occidente. Per dare più valore alle sue idee Toscanelli allegò alla lettera una carta del mondo preparata da lui stesso, da cui risultava la superiorità della via occidentale rispetto alla circumnavigazione dell'Africa (che era la rotta tentata dai Portoghesi a quel tempo).



Ricostruzione ipotetica, in proiezione cilindrica, della carta inviata da Paolo dal Pozzo Toscanelli a Cristoforo Colombo
Nella lettera del 1474 Maestro Paolo scrive:
A Ferdinando Martinez, canonico di Lisbona, Paolo fisico salute.
...E quantunque molte altre volte io abbia ragionato del brevissimo camino, che è di qua alle Indie, dove nascono le specierie [ovvero le spezie] per la via del mare, il quale io tengo più breve di quel che voi fate per Guinea.....ho deliberato per più facilità e per maggiore intelligenza dimostrar detto camino per una carta, simile a quelle che si fanno per navigare et così la mando a Sua Maestà, fatta e disegnata di mia mano, nella quale è dipinto tutto il fine del ponente.... ..Dalla città di Lisbona per diritto verso ponente sono in dette carta ventisei spatii, ciascuno de'quali contien dugento cinquanta miglia fino alla nobilissima et gran città di Quisai...
La lettera è scritta supponendo che il lettore abbia dinanzi agli occhi la carta allegata. Toscanelli nel resto della lettera argomenta che 26 spazi di 5 gradi, tanta era l'ampiezza dei fusi in cui era divisa la carta, sono quasi la terza parte della sfera terrestre, ma cita anche l'esistenza di un'isola, detta Antilia, intermedia, che potrebbe essere l'arcipelago delle Azzorre, e da questa ipotetica Antilia ci sarebbero stati solo 10 spazi di 5 gradi ciascuno per raggiungere il mitico Cipango [Giappone]. Paolo riduce quindi la distanza tra Lisbona e le Indie a sole 6.500 miglia. A questa lettera ne fa seguito un'altra, scritta direttamente a Colombo. Toscanelli non dice niente di nuovo, ma dichiara di spedire a Colombo copia della lettera inviata al canonico Martinez e invia anche un'altra copia della carta nautica.
Toscanelli, nelle sue lettere a Colombo, sbaglia sia la differenza di longitudine tra Lisbona e le Indie, che è di circa 160°, sia la lunghezza del grado espressa in miglia. L'impresa di Cristoforo Colombo si fonderà quindi su due errori geografici, che derivano da misure astronomiche imprecise e da errate conversioni tra unità di misura; questi errori, però non vanno attribuiti al solo Toscanelli, essendo radicati nella cultura del tempo. ….  ( Fine del pezzo di Arcetri.)
Premesso che queste carte sono opera del Wagner:  (è scritto in basso a sinistra della carta)





Recita la Wikipedia:
Hermann Wagner (Erlangen1840  Bad Wildungen, 1929) è stato un geografo tedesco.
Docente all'università di Königsberg dal 1876 al 1880 e all'università di Gottinga dal 1880 al 1920, fu collaboratore della casa editrice Justus Perthes e direttore del Geogr. Jahrbuch. Fu autore di un celebre Trattato di geografia generale, il terzo volume del quale è dedicato alla ricostruzione della carta di Paolo Dal Pozzo Toscanelli [1] con una serie di riferimenti storico-geografici. Presso la casa editrice di Gotha pubblicò il Sydow-Wagners Metodischer Schul-Atlas nel 1908.
1 - Die Rekonstruktion der Toscanelli - Karte v. J. 1474 un die Pseudo - Facsimilia des Behaim-Globus v. J. 1492, Gotha 1894 N. 3 pp.208-312   (fine del pezzo da wikipedia)
Nel 1860, si è chiarito un grande mistero:    Sono saltate fuori le due lettere del Toscanelli indirizzate a Colombo; scritte in Latino: erano tra i carteggi di Papa Pio II.

( da : Historia rerum ubique gestarum – di Enea Silvio Piccolomini o Papa PioII )

Pio II – Enea Piccolomini - nacque a Corsignano il 18 ottobre 1405 e morì ad Ancona il 14 agosto 1464.                         Mio personale giudizio:






il Wagner si è ispirato alle carte del veneziano Alessandro Zorzi che operò dal 1503 al 1506?
Recita, inoltre, la lettera:
… Sua Altezza vorrebbe da me una dichiarazione o una dimostrazione per rendere possibile anche a una persona di media cultura di capire e intraprendere questo cammino. Io potrei fare ciò tenendo una sfera in mano ….
Toscanelli prosegue dicendo che indicherà la rotta su di una carta simile a quelle che si usano per la navigazione. La carta mostra pure a che distanza bisogna mantenersi, durante la traversata, dal polo Artico e dalla Linea Equinoziale e quante miglia bisogna percorrere per giungere alle terre fertilissime delle Indie…




L’Autore della ricostruzione ha impostato una carta con 135° sull’asse est/ovest e di 65° sull’asse nord/sud. Ha diviso in 26 parti la distanza tra Lisbona e le coste del Catay e…. poi non riesco a seguirlo. I settori da 500 miglia romane all’Equatore sono identici fino al C.Polare Artico.
Inoltre: per ogni 4 settori (1.000 miglia) ci sono 15° di meridiano a tutte le latitudini.




Se ritornate alla prima carta del Toscanelli, quella a colori, noterete che è sparita la cornice con i gradi. Ci sono solamente i settori.  (36 settori …. stimati da 5°? Per un totale di 180°?) 
Se si resta a Tolomeo …. dalle Azzorre al Golfo di Cattigara sono 180° . (Questa misura non si discute).
Grosso modo questa è la configurazione delle terre sui 360°. 180° di terre tolomaiche e 45° del  Catai di Marco Polo; e sono 225° . (225° come aveva detto Marino di Tiro). Mancano 135° di Oceano.   E sono 360°
Piccolo approfondimento:
Dopo questa lunga premessa, se permettete, aggiungo due  mie carte e il mio pensiero.





Uso le mie, solite, carte per spiegare i settori da 250 miglia romane ricordati dal Toscanelli.
Avete appena letto (riportato da Arcetri) : La lettera è scritta supponendo che il lettore abbia dinanzi agli occhi la carta allegata. Toscanelli nel resto della lettera argomenta che 26 spazi di 5 gradi, tanta era l'ampiezza dei fusi in cui era divisa la carta….
Datosi che la lettera recita: P.S. dalla città di Lisbona in linea retta verso ponente sono indicati nella carta 26 (ventisei) spazi, ciascuno di 250 miglia, fino all’illustrissima città di Quinsai. Questa città è situata nella provincia di Mango, vicina alla provincia di Catai. Dall’isola di Antilia, che tu conosci, fino all’isola di Cipango ci sono 10 spazi (dieci)….




Datosi che 26 spazi da 250 miglia romane, davanti a Lisbona,  non sono (e non corrisponderanno assolutamente a …) 26 settori da 5° di meridiano,  prima di dire che Toscanelli ha sbagliato, io cercherei di capire meglio il tutto.  Abbiamo un solo dato sicuro: i 26 settori da 250 miglia romane. 
Chi ha tirato fuori i 5° non ha letto le lettere del Toscanelli.
Vorrei attirare la vostra attenzione sull’ultima mia carta: quella dove è inserita parte dell’Africa.
Roma si trova a 41°  53’  35”  di latitudine nord. (Wikipedia)
Se si va sul parallelo posto a 42° 24’ 34’’ (42,40949) e lo si misura in miglia romane si ottiene il valore di 20.000. Quindi in un solo emisfero sarebbero 10.000 miglia romane. Questo valore posso dividerlo in 5.000 o 1.000 o 500 o 250 o 100.
Posso affermare che quel parallelo può essere diviso in 80 parti di meridiano da 4,5° e da 250 miglia.                  I calcoli si fanno facilmente.





Avete presente lo sviluppo dell’Impero Romano??
All’altezza delle Isole Canarie abbiamo 80 settori da 300 miglia mentre a metà Bretagna si hanno 80 settori da 200 miglia romane…..
Questa è la situazione approssimativa.  Come misure sono … stimolanti per ulteriori studi di approfondimento….






… e si ritorna al punto di partenza. Un planisfero da 80 x  40  settori  dove ogni settore vale 4,5°.
I Tropici cadrebbero a 22,5°  o  22° 30’  e i C.Polari a 67,5°  o  67° 30’ 
I 90° sarebbero divisi in 10 parti da 9° invece delle  attuali 9 parti da 10°.
  (E’  pura fantascienza. E’ solo teorica! Sarebbe una Terra con la minima inclinazione; brrrrr!)
E …. adesso  vediamo se tornano i conti a quanti tirano in ballo i 5° di…. Toscanelli.



Ho rimesso la cornice mancante.  I gradi sono sulla cornice esterna.
(notasi che la ricostruzione della carta del Toscanelli riporta la stessa zona della carta di Zorzi)

Se il Wagner voleva raffigurare le terre contenute in 180°, un solo emisfero, partendo dal Golfo di Cattigara, doveva terminare la sua carta all’altezza delle isole delle Azzorre.
Lui è arrivato fino alle Baleari.
Se il Wagner mi imposta una carta, con una cornice graduata di 135° sull’asse est/ovest, mi fa capire che era sua intenzione raffigurare il solo Oceano Occidentale. Magari voleva evidenziare le sole isole in esso contenute. I suoi studi riguarderebbero le conoscenze geografiche del periodo del Toscanelli. Se osservo le sue due carte, che ho riportato, scuoto la testa perplesso.
Sicuramente mi metterò a studiare il Toscanelli con quei pochi valori ricordati dallo stesso Toscanelli. Sicuramente non mi permetterei di dare giudizi sul Toscanelli utilizzando le carte e gli studi  del Wagner.    Il Wagner andrebbe studiato a parte!


Darei la precedenza al Miglio Romano. Darei la precedenza ai 26 settori da 250 miglia davanti a Lisbona.

1 miglio romano =  Km  1,480:  interessante quando la si riporta sui diversi paralleli.  











 Rolando Berretta